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15/01/2002
Nessuna denuncia fermerà la nostra lotta.
Siamo allennesimo atto di terrore sulle teste dei cittadini.
Sabato scorso, allapertura dellanno giudiziario, in tutta Italia i magistrati hanno manifestato la loro profonda insoddisfazione per la situazione in cui versa la Magistratura e la Giustizia nel nostro paese. Alcuni hanno sfilato con le toghe nere anziché che con quelle rosse da cerimonia, altri hanno fischiato i rappresentanti del governo presenti, altri hanno parlato.
Tra quelli che hanno parlato cera un uomo che merita tutta la mia stima per le battaglie che sta conducendo in nome dellItalia ormai da parecchi anni: Borrelli. Ha fatto notare che sono state tolte le scorte proprio a quei magistrati che stanno indagando sul presidente del Consiglio, il berlusconi (utilizzo larticolo il perché è quello che viene utilizzato durante i processi, quindi mi sembra il + appropriato nei confronti del berlusconi).
Mi sembra già incredibile il fatto che si parli con naturalezza dei processi del presidente del consiglio
ma non dovrebbe essere illibato il primo ministro di una nazione come la nostra? Non dovrebbe essere lesempio assoluto della trasparenza, del buongoverno, della pulizia? Forse lo sarà quando verrà arrestato (cioè mai, purtroppo).
Mi sembra ancora + assurdo poi, che il governo di comune accordo con la polizia decida di togliere la scorta ad alcuni magistrati che sono definiti a rischio: la Bocassini merita la morte? Merita di rischiare la vita perché è uno dei magistrati che indagano sul berlusconi?
Cosa succede se Borrelli ne parla? Succede che il ministro degli interni scajola (lo stesso che è il responsabile oggettivo di tutto ciò che è avvenuto a genova etc. etc.), decide di denunciarlo.
Borrelli dice: tolgono le scorte ai magistrati che indagano sul berlusconi.
Scajola dice: ti denuncio.
Non dice come dovrebbe: faremmo meglio ad abbassare i toni della polemica, rianalizzeremo una ad una le situazioni delle scorte, non vorremmo mai che si trovassero in pericolo di vita persone che lavarano al servizio dello stato.
Il fatto è che in questo caso i magistrati lavorano contro lo stato, poiché lo stato coincide con la malavita, la malavita contro la quale i magistrati combattono e per mano della quale talvolta muoiono.
La dittatura è iniziata ragazzo, mettitelo bene in testa, quindi comincia a stampare volantini se vuoi scrivere qualcosa contro il governo, perché ben presto sarà unattività illegale. Nascondi la fede del tuo matrimonio, perché tra poco la squaglieranno a Piazza Venezia per pagare laffitto di Arcore, fatti ricostruire il prepuzio se non ne sei munito, perché lanno prossimo controlleranno il tuo pene per vedere se sei ebreo.
Questo pezzo è dedicato a tutti i magistrati che hanno donato la loro vita per noi, ed a tutti quelli che combattono contro i potenti di turno.
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