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17/12/2001
Le Balon de Merde

A Owen il pallone d’oro 2001. Totti quinto. Raul secondo e Kahn terzo.
A volte sembra che i giurati di questa discutibilissima manifestazione ragionino come una quindicenne infoiata. Di certo ragionarono come un esperto di banane quando premiarono Sammer nel 96, come un dipendente mediaset quando a salire sul gradino più alto furono Papin e Weah, come un minatore quando la corona d’alloro la prese Belanov. Ma quest’anno hanno proprio ragionato come una pischella londinese. Mi sorprende il quarto posto di Beckahm (dalle fans delle Spice Girls mi sarei aspettato un riguardo maggiore per uno che fa del suo taglio di capelli una ragione di vita).
Certo, mi dispiace per Totti perché da almeno un paio d’anni è il migliore al mondo (ma questo è meglio che lo sappiamo solo noi) e mi dispiace per Raul perché è l’unico che meritava uno spareggio alla pari col Bimbo de Oro. Peccato anche per il portierone del Bayern, con quello che ha vinto lui in un anno ad Owen davano il premio Nobel…
Ma almeno alcune cose su questo premio si sono capite:
1. devi essere innanzi tutto di un club potente (Batigol avrebbe meritato il pallone d’oro almeno in tre anni, ma la Fiorentina non è proprio il Real Madrid…)
2. devi aver vinto, ma non importa che siano cose facili o difficili da vincere, basta che i giurati si ricordino di te che alzi un trofeo, se poi è la coppa della regina o la Coppa Intercontinentale non interessa a nessuno.
3. devi essere sponsorizzato in patria, e di certo non si può dire che lo sia stato FrancescoMio, visto che gli unici due giurati italiani hanno votato Shevcenko!
4. devi essere carino, perché i 50 (o quanti cazzo sono) giurati del pallone d’oro vogliono vederti muovere il culo e sorridere alla telecamera quando ti premiano, perché loro stanno attenti a queste cose, loro si mettono il rossetto al’ultima moda e vestono onyx…mortacci loro!