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11/07/2006
Io so...


Io So. Così iniziava molti anni fa un celebre articolo che Pier Paolo Pasolini scrisse sulle pagine del Corriere della Sera. L’articolo era bellissimo e passava in rassegna alcuni dei grandi misteri della storia italiana di allora e le responsabilità politiche e non rispetto a quei fatti. Nella sostanza PPP diceva: io so perché sono un intellettuale e quindi come tale non ho bisogno di avere le prove e le controprove, mi basta il mio intelletto e la mia cultura, due elementi sufficienti a farmi collegare i fatti, le persone ed arrivare ai veri responsabili. Aveva perfettamente ragione. Spesso, per esempio per quanto riguarda la giustizia, noi possiamo dire di sapere ciò che nemmeno tribunali e magistrati riescono a dimostrare. Noi sappiamo perché abbiamo l’intelletto dalla nostra e non abbiamo bisogno di vedere fisicamente una prova per dimostrare che Berlusconi abbia frequentato i mafiosi (uno sicuramente), o che Andreotti avesse legami con la mafia, o che Moggi e Galliani gestissero il calcio italiano e le squadre che rappresentano (o rappresentavano come nel caso di Moggi), meritassero la serie C e la serie B (così come le altre squadre, Fiorentina e Lanzie degli altri due mascalzoni Della Valle e Lotito).
Io poi so molte altre cose, alcune molto meno serie, altre invece serissime. Quella di cui voglio parlare oggi è molto poco seria, ma a me sta a cuore.
Io, insieme a mio fratello ed un amico, ho fatto parte di quel glorioso e folto gruppo di tifosi della Roma (io amo definirmi ancora ultrà, non ultras), che hanno affrontato quest’anno la sfortunata e terribile trasferta di Manchester (dove la Roma ha perso 7 a 1 ndr). Bene, durante quell’istruttiva trasferta, più che durante quella bellissima di Lione, ho visto e quindi capito molte cose.
La prima considerazione è che il cosiddetto modello inglese è ben diverso rispetto a quello che i nostri mezzi di informazione ci hanno fatto vedere e di cui si riempiono la bocca. Il comportamento dentro lo stadio dei tifosi è stato eccellente (anche dei nostri tifosi), ma fuori dall’Old Trafford posso dire che la Polizia non ha assolutamente avuto il controllo della situazione. I passaggi interni allo stadio (almeno del settore ospiti), sono delle trappole per topi, piene di scalette e reti con passaggi angusti: in caso di tafferugli quella trappola diventerebbe letteralmente mortale ed inaccessibile a qualsiasi tipo di mezzo di soccorso.
In più non è vero che dentro gli stadi inglesi si deve vedere la partita da seduti. Non è nemmeno vero che è proibito l’uso delle bandiere (la celebre e bellissima curva del Liverpool sventola ad inizio e fine gara enormi bandieroni così come avviene in Curva Sud). Non è vero nemmeno che non vi siano più teppisti o tifosi pronti ad affrontare gli avversari, basti pensare al lancio di oggetti che abbiamo subito mentre eravamo in attesa schiacciati come sardine dai cavalli dei poliziotti o ai pestaggi subiti da gruppetti di tifosi che si erano attardati.
Poi so anche altre cose, che riguardano lo stadio ed altre cosette di contorno. So per esempio come sia diverso vedere una partita allo Stadio Olimpico o la stessa partita in uno stadio fatto per il calcio. Beh, non è la prima volta chiaramente che vado in trasferta e non è la prima volta che mi capita di essere in uno stadio senza pista, ma comunque la differenza è tanta. E’ tanta anche per la squadra ospite, che si caca letteralmente sotto all’ingresso in campo, si caca sotto ad avvicinarsi alle linee laterali, si caca sotto a fare un fallaccio o a simulare una caduta. Ne guadagna lo spettacolo ed i punti della squadra di casa: sono assolutamente convinto che la Roma con uno stadio come quello (ma in questo senso anche come san Siro), avrebbe vinto qualche trofeo in più, considerando anche la qualità superiore della Curva Sud rispetto a curve “borghesi” come quelle del Manchester United o dell’Inter. Il paragone in questo caso si può fare con la curva del Liverpool (come mentalità e qualità molto simile alla Sud: bandiere, sciarpate e soprattutto cori per tutta la partita a prescindere dal risultato), il cui stadio è infatti noto per essere quasi inespugnabile. Non oso immaginare quale bolgia potrebbe accompagnare le partite interne della Roma se avessimo a disposizione uno stadio come quello. Non a caso c’erano anni in cui la Roma non aveva 11 fenomeni, ma in cui le partite in casa si vincevano quasi tutte: erano gli anno precedenti al mondiale del 90 e mentre lo stadio olimpico era in ristrutturazione, la Curva Sud cantava “A Roma nun se passa” dalle strette gradinate attaccate al campo dello Stadio Flaminio.
Adesso so anche cosa voglia dire avere a disposizione uno stadio che sia confortevole. All’Old Trafford i seggiolini hanno lo schienale e non è poco. Sì, noi la partita la vediamo in piedi, quindi nesssun problema anche coi seggiolini di casa nostra, ma l’attesa di due o tre ore avviene stando seduti e con lo schienale la vita è molto, molto più facile. Non mi sembra di chiedere tanti no? Cazzo, lo schienale sui seggiolini è un diritto fondamentale, come la copertura dello stadio, o no? Adesso so anche che la società di calcio deve coccolare i propri tifosi, non trattarli da bestie. Ho visto il sito web del Manchester, dove la società stessa (e non gruppi di tifosi), organizza le trasferte. Ci sono vari pacchetti, i prezzi sono giusti, ci sono tipologie per tutte le tasche ed il tutto si acquista via web o nei punti vendita ufficiali (biglietto per la gara incluso ovviamente). Senza sorprese e senza file del cazzo di 24 ore sotto la pioggia ed il freddo. In più io preferisco dare i soldi della mia trasferta alla società, che utilizzerà quei soldi per migliorare i servizi e la squadra, piuttosto che ad un gruppo di tifosi od a qualsiasi altra persona che non abbia a che fare con la Roma.
Nell’ambito di queste coccole rientrano anche piccoli particolari, che però fanno capire la differenza di trattamento, come gli auguri fatti prima della partita dal tabellone (nota di colore: il tabellone è piccolo ed utile, non quelle cagate anni 90 enormi, inutili e rubaposti che abbiamo all’Olimpico!) alle persone che festeggiavano il compleanno, o il matrimonio, o la cresima. Insomma, la società carezza sotto il collo i tifosi, come è giusto che sia, siano essi considerati tifosi o clienti. Lo stadio, come effetto interno soprattutto, del Manchester è bellissimo. E sapete cos’è che lo rende così bello? Il colore forte e compatto. Cosa dà quel colore forte e compatto? Lo danno tre elementi: il primo il fatto che tutti i seggiolini hanno lo schienale (senza schienale si vede di meno il colore), il secondo è che tutti i seggiolini sono nuovi di zecca, il terzo è che il colore utilizzato è il loro magnifico rosso, come per la Roma potrebbe essere il meraviglioso Rosso porpora accoppiato al forte Ocra. Insomma, perché mai alla vigilia degli anni 90 decisero di fare l’Olimpico celestino? Un’idea di merda per vari fattori, che adesso elencherò:
è il colore merdoso di quella inutile squadra di burini che è la lanzie
è un colore talmente sbiadito da essere simile ad un ospedale
non dico che avrebbero dovuto farlo giallorosso, ma almeno avrebbero potuto realizzarlo di colore azzurro, visto che è lo stadio più rappresentativo del calcio nazionale

Insomma, io voglio uno stadio attaccato al campo, dove sulle gradinate ci sia scritto “as roma 1927”, cazzo! Voglio che i tabelloni siano piccoli e leggibili, che i posti vengano rispettati e che lo stadio offra dei servizi di ristorazione, vendita di giornali ed altro all’altezza della situazione. Voglio vedere apparire su quei tabelloni il mio nome il giorno del mio compleanno e voglio comprare il programma della partita ad un chiosco autorizzato, non da un tizio qualsiasi che mi vende un giornaletto di tre pagine ad un euro! Spendo anche di più, ma il mio giornale mi deve intrattenere prima della partita, non lo voglio comprare solo perché il tizio all’ingresso mi fa pena. Voglio che lo stadio sia della mia squadra e basta, perché all’interno di quello stadio voglio che ci siano le targhe dei grandi calciatori/allenatori o presidenti che vi hanno militato e che non ci sono più, voglio la statua del fondatore all’ingresso principale, voglio lo stemma della lupa pure sui rubinetti del cesso. Voglio il museo permanente dell’as roma, dove portare i miei nipoti prima di andare a vedere la partita. Voglio che quando si viene nello Stadio Campo testaccio (un nome una garanzia, già mi vengono i brividi), i tifosi avversari si mettano paura all’urlo del “Roma, Roma, Roma” prima della partita. Voglio comprare i biglietti su internet avendo sempre e comunque (trasferte incluse), la prelazione perché sono abbonato. Voglio che le ceneri dei grandi giocatori della storia della Roma che volessero farlo, vengano sparpagliate sul campo, in modo che possano sempre vivere sui fili d’erba del glorioso campo. Voglio che il parcheggio dello stadio sia custodito ed a pagamento, non voglio più dare soldi ad abusivi che appena inizia la partita tornano a casa. Io ora so e quindi non vi lascerò tregua fino a quando non mi darete ciò che mi spetta.
Ma insieme a tutti questi desideri esprimo anche una perplessità. Noi siamo in Italia. Questo è un paese di merda (lo dico proprio da cittadino innamorato della propria nazione), dove i ricchi rubano e distruggono l’ambiente per continuare ad arricchirsi. Questo è il paese delle speculazioni edilizie e dei palazzinari furbetti e mafiosi. E’ quindi giusto costruire un altro stadio oppure ancor peggio privatizzare quello che già esiste? Non lo so, ho forti dubbi.