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25/07/2001
Manifestazione a Roma
Ieri, martedì 24 luglio 2001, siamo scesi in piazza per protestare. È raro in effetti che si manifesti per qualcosa piuttosto che contro qualcosa. Peccato, perché lultima volta che avevo percorso le strade di Roma insieme a così tanta gente era per festeggiare lo scudetto della Grande Roma.
Eravamo 50.000, forse si +, magari di meno, ma non importa, eravamo comunque molti.
Assassini era il liet motiv del corteo, un corteo teso, nervoso, civile, ma anche stanco, arrabbiato, spossato dalle due terribili giornate genovesi. Sì, perché molte delle persone che erano ieri in piazza a Roma, erano state a Genova e lo dicevano al mondo coi loro cartelli attaccati sulla schiena con su scritto sopravvissuto a genova.
Ma la colpa è della Polizia, del governo, del G8, delle mediatiche tute nere, dei mezzi di informazione, o di cosaaltro?
Secondo me, so che queste parole non troveranno daccordo le migliaia di persone con cui ho sfilato ieri, è nella natura delle cose. È brutto da dirsi, ma al movimento quel ragazzo morto fa comodo. È brutto dirsi, ma quel ragazzo barbaramente ucciso non stava chiedendo lora a quel carabiniere trasformato in un assassino. È brutto da dirsi, ma solo ora il movimento può spiccare il volo.
Può spiccare il volo perché può vantare le sue battaglie, può mostrare i muscoli, e li può mostrare bendati di nero, come il lutto che tutti portano dentro.
Mai nessun movimento era stato così trasversale, universale, altruista, sincero. Facciamo finta di non vedere le strumentalizzazioni della sinistra parlamentare, ignoriamo il faccione patinato di Rutelli (che sicuramente somiglia più a Bush che ad una tuta bianca), turiamoci il naso come diceva Montanelli, ma guardiamo in faccia il movimento. È coinvolto, proprio come nel 68, tutto il mondo. Con in più il fatto che non cè una nazione da dove tutto è cominciato. Sì nel 99 a Seattle
ma lEuropa non è da meno. E il sud America anche.
Sono coinvolte tutte le fasce di età, intellettuali, associazioni religiose, centri sociali, preti, vecchi comunisti e giovani con la coscienza pulita, il papa e bertinotti. Si era mai visto? Di rado.
Questo è un movimento che va non solo contro i potenti, ma va a contro i propri interessi. Nel 68 cercavano di migliorare le condizioni di vita dei lavoratori, ora di migliorare la vita di miliardi di persone che non siamo noi. Questa è la vera novità. Manifestare per quelli dimenticati dal mondo.
Ti sembra poco?
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