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07/11/2001
L'Italia è in guerra. Diserta.

Il governo Berlusconi, con il placet di quasi tutta l’opposizione, sta per entrare ufficialmente in guerra. Quello che più stupisce è l’accanimento con il quale il Berlusconi si è affaticato a cercare di essere coinvolto nell’alleanza, come se la posizione di “esterni alla guerra” non gli stesse bene.
Forse gli mancavano i brodini di casa Blair (se non sei in guerra mica ti invitano con gli altri grandi a prendere le minestrine di casa Blair…), forse aveva sognato troppe volte quelle riunioni alla casa bianca per poterne fare a meno proprio adesso! Il Berlusconi non ha resistito, ci ha fatti entrare in guerra. Il ministro della difesa ha dichiarato che per nessun motivo militari di leva verranno utilizzati per missioni fuori dal nostro territorio. Bene. Speriamo che sia vero. Altrimenti l’unica arma sarebbe la diserzione: mi sento di invitare tutti i giovani di leva che dovessero essere chiamati alla guerra di DISERTARE. Sì, di fuggire, scappare, rendersi irreperibili, fare dietro front. La disobbedienza civile è l’unica arma che abbiamo noi piccoli uomini inermi e disarmati, mettiamola in atto.

Prossimamente su guardabassi.it pubblicherò il nuovo piano di boicottaggio contro i prodotti delle aziende colpevoli, con tanto di motivazioni e divisione per categorie merceologiche.

Sabato 10 tutti in piazza a Roma contro la guerra!!!