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15/04/2003
E adesso a chi tocca?

Guardate bene quest'uomo. quello che adesso vi sembra un emerito sconosciuto, presto vi verrà proposto da tutti i media come il più grande sanguinario della storia, come l'iuomo che mette in pericolo le vostre vite, come colui che dovete odiare. Presto vedrete su di lui gli speciali di quel verme di Vespa. Preso lo vedrete additare da tutto il mondo occidentale (o quasi), come il nemico numero uno. Poi nemmeno lui verrà ucciso o catturato, come tutti gli altri, ma questo poco importa, perché la nuova giustizia internazionale si fa con le bombe, non con i tribunali. La guerra show nordamericana contro i poveri mediorientali per ora sta giungendo al termine, ma per quanto? L’avevamo definita la guerra infinita e mai come questa volta avevamo ragione. L’avevamo definita la guerra permanente e preventiva. Tutto vero. Hanno sconfitto un esercito armato di fionde e fucili sovietici di trent’anni fa. Congratulazioni. Ieri abbiamo sentito Rumsfeld definire la Siria uno stato terrorista, ma ha assicurato che gli USA non hanno in mente una soluzione militare. Nessuno ci creda. Stanno per cominciare un altro capitolo della guerra infinita, quella che porterà i nordamericani ad impossessarsi delle risorse, o comunque ad avere un controllo diretto su di esse. Migliaia di anni fa gli assiri ed i babilonesi nella stessa zona si facevano la guerra per il controllo del bronzo, che serviva a forgiare le armi. Da allora poco è cambiato. Dopo la Siria verrà l’Iran, poi si vedrà. Forse avranno qualche problema ad attaccare la Corea del Nord, se non altro per il fatto che i coreani ce l’hanno davvero le bombe atomiche…non sia mai che si faccia uno scontro con un esercito che può colpire duro. I vigliacchi nordamericani hanno quasi sempre combattuto in questa maniera e mai come adesso questa formula prende valore: si combattono eserciti privi di armi, uno alla volta, e si impone il proprio potere all’interno di quello stato. Non avevano detto che volevano portare in Iraq la democrazia? Ma la democrazia non era un’altra cosa? A me avevano insegnato che uno stato democratico prevede che il popolo si scelga da solo i propri rappresentanti, belli o brutti che siano. Che poi ci scappi Berlusconi, questo è il brutto della democrazia. Mai come adesso, proprio ora che la guerra ai poco attenti sembra finita, bisogna alzare la guardia e passare all’attacco. Ora che i facchini dell’esercito italiano andranno a pulire la sporcizia lasciata dall’esercito americano, ora che USA e GB cominceranno a sparare cazzate sulla Siria, ora che comincia a farsi + chiara la lista della spesa del presidente Bush. Abbiamo portato in piazza la + grande folla della storia di questo pianeta, 120 milioni di persone. Non ci fermiamo di certo adesso.